Dopo una ricca e appassionata intervista, abbiamo avuto il piacere di conoscere e approfondire il mondo di Edo Pop, al secolo Edoardo Porcellana e della sua musica; in particolare, l’artista astigiano ci ha raccontato del suo ultimo album “Aspetterò domani” e del suo nuovo singolo dal titolo omonimo, attualmente in promozione radio. Edoardo ha descritto il titolo come un presagio di speranza dal quale fare derivare tutta la forza necessaria anche per affrontare questo periodo difficile. Edo Pop, consapevole che la musica, oltre che diffondere emozioni, può trasmettere tutta questa forza, ha trovato nel sound nel suo nuovo singolo il mix giusto tra melodia e senso del ritmo, pur in uno stile del tutto diverso al precedente intitolato “Il sorriso di Aprile” . “Amo molto le melodie antiche e direi anche immortali.. Il mio istinto musicale quando compongo un pezzo mi porta sempre alla musica del passato dei miei “maestri musicali”, commenta Edo parlando proprio dei suoni che lo ispirano a comporre. Ricordandoci infatti della passione di Edoardo per il cantautorato, in particolare per Luigi Tenco a cui ha reso omaggio più volte interpretando la celebre “passaggio a livello” , scritto da un altrettanto grande Enzo Janacci, a cui Edo deve molto in fatto di stile e di poetica. “La musica d’autore è la mia anima e penso che ancora oggi, possa essere un punto di riferimento per i più giovani anche arrangiare e reinterpretate con suoni più moderni. Vale la pena tenere vive le poesie del passato! Sono il nostro patrimonio!” rivela l’artista definendo in questo modo uno stile proprio ma che prendendo come riferimento ideale la canzone d’autore italiana, impostandole una chiave moderna e per certi versi più leggera.
Non a caso Edo pop ci ha ben spiegato quanto all’interno del suo ultimo album, la traccia “Cara Emanuela” sia stata ispirata da una storia vera e quanto le immagini trasmesse, altro non siano che lo specchio di una realtà e di luoghi attraversati quotidianamente. La vita di tutti giorni, le emozioni vivide e i racconti delle persone, sono questi i luoghi “non comuni” incontrati nelle tracce che percorrono “Aspetterò domani”: sogni e speranze che si inseguono in un tessuto disegnato dal tempo e che le strade porteranno sempre ad una nuova svolta.
Sonia Bellin
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