“TIENIMI CON TE” DEGLI ALASKA: UN INVITO A SPIEGARE LE ALI

Quando in un’intervista chiesi agli Alaska, duo musicale composto da Sergio Bruno e Lucrezia Federico, quale fosse il significato del loro primo singolo “Tienimi con te”,  parte della  risposta è stata: “TIENIMI CON TE è un invito a non mollare. Un grido di speranza… Un testo che ti invita a spiegare le ali e volare.” Una risposta talmente evocativa- come lo è lo stesso sound del brano- che mi ha portato a riflettere, non solo sulla portata universale elargita dal testo, il quale rappresenta un atto d’amore verso se stessi e verso le persone che amiamo. Mi sono ritrovata a riflettere, anche sulla scelta stessa delle parole utilizzate da Sergio per descrivere TIENIMI CON TE, “Un invito a spiegare le ali” e quel verbo “spiegare” sono quasi certa che non fosse  del tutto casuale… Ovvero  che le ali non solo, possono essere innalzate e issate contro i venti maliziosi dell’indifferenza e della de-motivazione…Quelle ali che serbiamo anche nei momenti di difficoltà, possono “Spiegarci” il vero motivo, il vero motore che ci spinge ogni volta a non abbatterci, a trovare appunto, dentro noi stessi, negli angoli più repressi del nostro cuore, la motivazione stessa. E credo che uno dei motivi più evidenti che spingano gli Alaska a scrivere canzoni, come si nota fin dal loro primo singolo, sia non solo di esprimere qualcosa, e quindi di delineare a parole e in musica, uno stato d’animo o un’impressione, ma anche di emozionare.

Tutto questo perché come ha dichiarato lo stesso Sergio, “l’arte genera emozioni”, è capace di esplorare i luoghi più reconditi dell’anima, facendo emergere i sentimenti più profondi ma anche, nuove idee. Idee che plasmano pensieri e pensieri che, a loro volta, possono diventare opera d’arte se riversati in uno scritto, in un dipinto, come in questo caso, in una canzone. Questi luoghi…questi paesaggi incustoditi e questi accessi liberi al nostro cuore, possiamo davvero “spiegarli” e una canzone rappresenta la formula migliore perché è la forma forse più esaustiva nel saper coniugare la nostra parte logica con quella più irrazionale e “inspiegabile”.

Perché solo se crediamo in quello che siamo e che pensiamo, possiamo trovare a il vero motivo per andare avanti senza mai rinunciare ad una speranza talvolta affievolita dalle nostre indecisioni.