“Salta il fosso quando la gente non capisce quello che dici, quando fraintende
quando sottende, quando dipende quando si arrende
Quando si perde lungo i ricami delle virtù
Quando non lascia decidere al sole di cadere giù
Quando si guarda allo specchio di spalle e si piace di più
Quando si mette a giocare da sola e si tira un po’ su….”
Si apre così l’ultimo singolo di Renzo Cantarelli, il brano intitolato SALTA IL FOSSO, dove l’artista mette a nudo ogni pensiero scomodo nei confronti di una società apatica e in cui la responsabilità non è tanto nel sempre accusato “sistema sbagliato” – che anziché risolvere la situazione mira più che altro a deresponsabilizzare ulteriormente il singolo individuo- ma in ogni componente facente parte di tale sistema.
“Con questo brano intendo ribadire il concetto che non possiamo e non dobbiamo accettare tutto quello che ci viene calato dall’alto e concesso. Ecco che dobbiamo ritrovare quell’energia necessaria per tornare ad essere protagonisti, a riflettere ma soprattutto ad essere critici verso chi ci impone un modello unico, impedendoci di scegliere consapevolmente.”, spiega l’artista soffermandosi su tutti quelli automatismi diventati ormai consuetudine nella nostra routine quotidiana. SALTA IL FOSSO racconta proprio di questo e si tratta del quarto singolo estratto dall’album in prossima uscita del cantautore carrarese, che nelle sue canzoni, affronta temi riguardanti i sentimenti dell’animo umano e problematiche della vita in tutte le sue sfaccettature.
Dopo “Il tribunale dei sentimenti”, “La mia canzone per te”, “lo sono io” e “Io mi sento attratto da te” -già diffusi nelle radio nazionali ed estere, insieme ai videoclip trasmessi da molte televisioni italiane- ecco l’ultimo brano estrapolato da “Caleidoscopio”, album la cui pubblicazione è prevista nei prossimi mesi e dove stili musicali diversificati faranno da cornice a testi riflessivi e di notevole raffinatezza.
Nel nuovo singolo uscito il 6 marzo in tutte le radio e disponibile nei maggiori digital stores, Cantarelli affronta uno dei tanti aspetti che interessano l’animo umano, ovvero la sua titubanza nel guardare dentro se stesso. Spesso e volentieri ci ritroviamo a compiere gesti senza darci una spiegazione del motivo di fondo… Del perché siamo entrati in un meccanismo che ci impedisce di avere un pensiero critico. Non è facile ovviamente iniziare subito a farsi domande e magari non avere una risposta, ma un’altra domanda che ci impedisce di avere certezze… Tuttavia diventa necessario ad un certo punto, prendere una decisione, “saltare il fosso” appunto, dare una svolta alla propria abitudine di accettare sempre tutto e comunque e prendere una direzione diversa da quella predefinita.
Sonia Bellin