E’ questo quanto racconta l’ultimo singolo del giovane cantautore Foschia, classe 1997, il cui vero nome è Enrico Cattò e la cui passione per la musica, compare sia da quando era bambino, fino a quando, a 14 anni, inizia a scrivere i suoi primi testi dopo aver studiato tastiere e pianoforte nella scuola di musica di Malalbergo.
Ben presto cominciano le prime esperienze ufficiali nel mercato discografico, dove approda prima come rapper, per poi estendersi verso generi nuovi e in continua evoluzione, proprio come il suo stile e le sua persona: mai fermo su stesso in continua formazione come racconta il singolo attualmente in promozione. “Crisalidi” è uno stadio embrionale di una storia d’amore, ma è anche una condizione vitale, la quale in attesa di un cambiamento, rimane silente, a guardarsi attorno, come in attesa di un qualcosa: le aspettative, come in tutte le fasi della vita sono plurime e diverse, alcune vengono soddisfatte, altre rimangono impresse solo come miraggi, ma entrano comunque nel nostro essere. Anche il genere stesso che Foschia rappresenta, come il nome con cui definisce la sua persona artistica, denota questa attitudine a non confondersi e una ricerca costante verso il nuovo, l’inedito…verso un orizzonte che rimane sempre tale perché come il paesaggio immerso nella foschia o come una crisalide che sta per diventare farfalla, non si è davanti all’obbiettivo finale, ma ad una fase transitoria e per questo degna di fascino. Un fascino accentuato da uno stile che persegue questa idea, confrontando generi tra di loro diversi e facendone nascere sempre di nuovi: una vera e propria sperimentazione musicale racconta attraverso un brano- pubblicato su etichetta Music Records Italy- che mette in relazione l’uomo con la natura, facendo emergere contrasti e somiglianze.
Sonia Bellin
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