Un titolo grottesco per introdurre un racconto dark, intriso di contraddizioni, dove nel silenzio raccolto di chi sa ascoltare attentamente e leggere tra le righe, possiamo perlustrare i sentieri più nascosti della nostra coscienze, la quale sembra gridare al sentore di ciò che sta accadendo là fuori… A volte possiamo farla tacere, illudendoci di averla seppellita da qualche parte, altre invece, sobbalza in un grido feroce che a stento riusciamo a trattenere…
“La pizzica del morto”, il nuovissimo singolo dei principi di Galles, è questo ma anche molto di più; estratto dal nuovo album della band intitolato STORIE DI UOMINI, MONDI ED EROI, il brano che i Principi hanno scelto per presentare il loro ultimo lavoro, è uno scorcio del nostro tempo, visto dalla prospettiva di chi guarda le cose da una prospettiva diversa dalla maggioranza, facendo anche uso di una voce che si distingue e che cerca tra le parole, quelle che meglio esprimono la loro autenticità.
Le sonorità stesse che contraddistinguono la band, e che sono date da una scelta strumentale molto ampia ed originale, contemplano una tradizione che dal folk, passa per il cantautorato, concedendosi qualche balzo nel rock d’autore.
Composta da validi professionisti tra cui il Maestro Roberto Cecchetti alla Fisarmonica, la Violinista Caterina Laura e Goffredo degli Esposti ai flauti e alla cornamusa, la band che vede come autore del singolo, nonchè leader, il chitarrista e la voce di Luca Santi, presenta un fulcro sonoro davvero inimitabile, che ci fa trovare alla sezione ritmica “mighty” Emilio Lillini alla Batteria e Cajon e l’imperturbabile Simone Pierelli al contrabbasso e basso.
I suoni, grazie a questa eterogenea composizione sono davvero tanti, come lo sono gli spunti e le idee che hanno ispirato i testi e le tematiche di STORIE DI UOMINI, MONDI ED EROI, un vero scorcio di attualità raccontato in chiave ironica, ma senza mai scivolare nella banalità e dove le sincronie sonore, ripiegano su elementi simbolici davvero originali.
Sonia Bellin
